giovedì, Aprile 18, 2024
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Acufeni – Spesso l’orecchio non c’entra!!!

Il termine “acufene” viene utilizzato per definire la percezione di un rumore, un ronzio, un fischio, un tintinnio, anche se dall’esterno non proviene alcun suono.

Milioni di persone ne soffrono in forma più o meno grave, alcuni ci convivono senza problemi, soprattutto quando il rumore percepito è lieve. Nei casi più gravi l’acufene diventa invalidante, disturbando lo svolgimento delle attività quotidiane e soprattutto il riposo.

Può insorgere in qualsiasi momento e può colpire qualsiasi fascia di età, persino i bambini.

Le cause fisiologiche sono sconosciute, probabilmente i fattori scatenanti sono molteplici

Sicuramente l’esposizione a rumori forti e continuati può provocare acufeni (il ronzio che resta nelle orecchie dopo essere usciti da una discoteca), ma solitamente la situazione torna nella normalità dopo poco tempo.

Le infezioni all’orecchio danno anch’esse acufeni che scompaiono rapidamente appena curata l’infezione.

Problemi gravi di udito possono portare a soffrire di acufeni.

Non sempre l’acufene deriva da una patologia dell’orecchio, ma è il sintomo di qualcosa che non va nell’organismo, quindi la ricerca della causa è indispensabile per la risoluzione del problema.

Due cause ho riscontrato molto di frequente come responsabili degli acufeni:

  • Malocclusione dentale, che provoca uno slittamento laterale della mandibola
  • Disallineamento delle vertebre cervicali e lombari

In questi casi è sufficiente ripristinare la corretta circolazione del sangue che viene ostacolata dalla compressione delle vertebre e delle ossa per riportare la situazione nella normalità e far scomparire definitivamente gli acufeni.

Dal punto di vista energetico la MTC ritiene che l’acufene sia un risultato di un disturbo del flusso di energia a livello del fegato e del rene.

I punti da trattare sono segnalati nell’immagine in basso.

 

E’ possibile ottenere ottimi risultati e la definitiva scomparsa del sintomo anche con l’autotrattamento.

Come fare l’autotrattamento per eliminare il disturbo

Premere con la punta di un dito, con una pressione decisa e intermittente di circa 5 secondi per 10 volte per punto oppure trattare con movimenti circolari per circa venti secondi, fermarsi un attimo e ripetere ancora per cinque volte.

Prestare attenzione alle risposte del corpo. Se durante il trattamento si rileva un punto la cui pressione causa una diminuzione anche temporanea o addirittura la scomparsa del sintomo, insistere maggiormente su quello, ma senza mai trascurare tutti gli altri.

Ricordate che la digitopressione è un mezzo di cura potente e spesso risolve in un attimo, problemi che si trascinano da anni. Con l’autotrattamento abituandosi all’ascolto delle reazioni del corpo diventa più facile comprendere se è necessario insistere su un determinato punto.

Gli esercizi per il trattamento degli acufeni

Sono un valido aiuto e molto spesso sono risolutivi, tutti gli esercizi indicati per il trattamento della malocclusione dentale e per le vertebre cervicali.

Sedete su una sedia con la schiena dritta e i piedi poggiati al suolo. Le gambe aperte alla stessa larghezza delle anche. Ponete le mani sulle gambe.

Esercizio 1

  • Aprite la bocca come a voler pronunciare la lettera O. Con la bocca aperta ruotate lentamente e consapevolmente  il capo verso destra, dirigendo contemporaneamente lo sguardo verso un punto dietro di voi. Il punto più lontano che riuscite a raggiungere. Ripetere dall’altro lato.
  • Eseguire l’esercizio per 5 volte per cominciare, poi aumentate il numero di ripetizioni

Esercizio 2

  • Aprite la bocca come a voler pronunciare la lettera O.
  • Inclinate il capo verso il basso lentamente e poi verso l’alto e guardate un punto del soffitto il più lontano possibile all’indietro nel vostro campo visivo.
  • Eseguire l’esercizio per 5 volte per cominciare, poi aumentate il numero delle ripetizioni.

Esercizio 3

  • Poggiare il dito indice e il medio delle due mani sulla fossetta che si trova a livello dell’articolazione temporo mandibolare, socchiudete la bocca e sentite le ossa dell’articolazione che si spostano creando maggiore spazio.
  • Spostate lentamente la mandibola verso destra e verso sinistra. Le dita in questo caso svolgono una funzione di controllo del movimento. Dovreste sentire sempre la fossetta che rimane leggermente aperta. Se vi sembra che le dita, vengano spinte via, aprite un po’ di più la bocca.
  • Eseguite per 20 volte

Questo è un movimento isometrico che rilassa a fondo la zona della cervicale

Seduti su una sedia, con i piedi ben poggiati a terra.

  • Intrecciare le dita dietro la testa all’altezza dell’occipite. Con le mani spingere la testa in avanti, mentre la testa a sua volta spinge le mani indietro.
  • Mantenere la posizione per 20 secondi

Attenzione, la testa non si inclina all’indietro, il movimento implica una distensione della parte posteriore del collo. Per assicurarvi di eseguire correttamente, portate il mento leggermente verso il basso.

 

 

 

4 thoughts on “Acufeni – Spesso l’orecchio non c’entra!!!

  • sto scoprendo per caso questo questo sito. E’ da circa 6 anni che soffro di acufeni all’orecchio sinistro e vorrei provare i vostri consigli, ma sarebbe di vero aiuto un vostro video per non sbagliare nulla. Ne ho provato di tutto e di più ma senza tanti risultati. Gradirei una mappa dettagliata per i punti da auto trattare. nell’attesa distinti saluti e GRAZIE.

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    • Ciao Luigi, grazie per il tuo suggerimento, cercheremo di accontentarti al più presto. Abbiamo verificato che il trattamento dei punti indicati è davvero la miglior soluzione che ha consentito a persone sull’orlo di una crisi di nervi di risolvere il problema a tempo da record. Difficile sbagliare anche seguendo soltanto lo schema indicativo, perchè ti accorgerai che uno o più di quei punti alla semplice pressione ti daranno SUBITO la sensazione che l’acufene si attenui o addirittura scompaia, anche per un solo istante. Capirai da solo quale sarà il punto su cui insistere.

      Risposta
  • Ciao, ho scoperto questa pagina per caso, cercando disperatamente un aiuto per risolvere il problema degli acufeni. Ho provato a fare tutti gli esercizi che sono qui indicati e devo dire che un certo miglioramento c’e’ stato! Ho solo dei dubbi sui punti da trattare dei meridiani, ho paura di sbagliarli. Sarebbe bello vederli in un video, aiuterebbe un sacco di persone disperate come me.
    Grazie per tutti i suggerimenti e gli esercizi, una manna dal cielo.
    Un caro saluto!

    Risposta
    • Ciao Marina, hai proprio ragione riguardo ai video, sarebbe tutto più semplice per voi e anche per noi. Chackrarmonia è nato con lo scopo di informare ed aiutare tutti a star bene e anche con l’intento da parte nostra di continuare a ricercare tutti i segreti che sono racchiusi nel nostro corpo e nella nostra mente che ci portano a vivere in piena forma e salute, non avremmo mai immaginato che i nostri amici sarebbero diventati così tanti! Il tempo che resta a disposizione è davvero pochissimo. Possiamo prometterti che faremo l’impossibile per accontentarti e accontentare tutti coloro che ce li richiedono! Per quel che riguarda gli acufeni, lavora tranquilla sui punti, così come li vedi nelle immagini, non sbaglierai. La digitopressione mostra presto i suoi effetti, quando i sintomi saranno scomparsi del tutto, capirai di non aver sbagliato nulla. Se hai dubbi in merito contattaci. A presto!

      Risposta

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