mercoledì, Aprile 24, 2024
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Adho Mukha Vrksasana – vincere la paura

Adho Mukha Vrksasana

Paura, questo è ciò che molti allievi provano quando cercano di assumere la posizione Adho Mukha Vrkasana, specialmente se non sono stati adeguatamente preparati da asana “preliminari” che educano il corpo e anche la mente ad affrontare questa prova senza difficoltà. Non è da tutti infatti slanciare le gambe verso l’alto appoggiandosi solo ed esclusivamente sulle mani.

“E se mi cedessero le braccia? E se cadessi di lato? Non ce la posso fare……” queste sono alcune delle frasi che riassumono lo stato d’animo di chi non ci ha mai neanche provato, ma soprattutto di chi non ha ancora acquisito la consapevolezza del movimento corporeo, che è manifesta in chi già si cimenta nelle posizioni invertite.

Per l’esecuzione di quest’asana sono necessarie tre cose fondamentali:

1- Controllo dei  muscoli delle gambe che devono essere attive

2- Consapevolezza nella fascia addominale, (il core o hara) e quindi dei tre bandha che dovrebbero intervenire nell’esecuzioni di ogni asana

3- Controllo dell’articolazione scapolo omerale e delle braccia che devono essere attive ma non rigide

Sviluppando controllo e consapevolezza, attivando i Bandha e centrando il respiro sull’hara, si diventa padroni del proprio corpo, le paure vengono superate sostituite da una rinnovata fiducia in se stessi che andrà ben oltre le esercitazioni sul vostro tappetino.

Proprio per questo motivo Adho Mukha Vrkasana si deve considerare una posizione di yoga per avanzati.

Posizioni preparatorie

Adho Mukha Svanasana

Rinforza e rende mobile l’articolazione scapolo omerale, attiva i muscoli delle gambe e delle braccia. Se correttamente eseguita, senza crollare con l’addome verso il pavimento, ma spingendo il corpo verso la parte posteriore, attiva tutti e tre i bandha e favorisce la respirazione nell’hara.

Vasisthasana

Per mantenere la posizione è necessario attivare fortemente la fascia addominale (core), per alleggerire il peso sul braccio. La colonna vertebrale in questo modo è correttamente sostenuta

Urdhva Dandasana

Partendo in ginocchio, di spalle al muro, camminare lungo la parete fino a posizionare le gambe a 90 gradi. Attraverso Urdhva Dandasana comincerete ad acquisire la padronanza della posizione sulle braccia.

La parte superiore del corpo fino al bacino è la stessa di Adho Mukha Vrkasana. In realtà per raggiungerla basterebbe distendere le gambe verso l’alto. Ci siamo quasi… 🙂

Inserendo le asana elencate nella pratica quotidiana, riuscirete ad ottenere la sicurezza e la preparazione necessaria per eseguire la posizione invertita sulle mani.

Adho Mukha Vrksasana

Adho Mukha Vrkasana

Avvicinate il tappetino al muro e poggiate le mani a terra.

La posizione da assumere è Adho Mukha Shavasana.

Spostare un piede più in avanti (circa 20-25 cm) rispetto all’altro. Slanciare la gamba di dietro in alto verso il muro e successivamente sollevare l’altra tirando tutto il corpo verso l’alto, mantenendo il sostegno addominale. Una maggiore spinta si otterrà premendo forte le mani al pavimento.

Probabilmente non riuscirete subito ad arrivare alla posizione. Insistete con tanti piccoli saltelli: slancio di una gamba indietro e sollevamento dell’altra….tante volte fino a quando non siete stanchi.

Non importa quanto tempo ci vorrà, non state sfidando nessuno!

Piano piano sentirete che il corpo risponde in un modo diverso, tenderà a salire quasi senza sforzo, vorrà dire che avete trovato la chiave per eseguire Adho Mukha Vrkasana!

 

 

 

 

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