Articolazione dell’anca

Articolazione dell’anca – informazioni, muscoli coinvolti ed esercizi

Chi ha problemi a questa articolazione, sa benissimo quanto sia invalidante. Diventa difficoltoso alzarsi, sedersi, perfino camminare e tutto il corpo ne risente, diminuendo fortemente la qualità della vita.

Mantenere efficiente questa articolazione è importantissimo e con un po’ di buona volontà possiamo riuscirci, attraverso semplicissimi esercizi o asana yoga. 

In questo articolo troverete un esercizio molto efficace che se ripetuto tutti i giorni, dà risultati in tempi brevissimi a patto che venga eseguito con consapevolezza e senza fretta.

 

Cause del dolore all’anca possono essere:

Osteoartrosi, artrite reumatoide, artrite traumatica, fratture, osteoporosi.

Fortunatamente in molti casi, il problema è dovuto al cattivo utilizzo dei muscoli che intervengono nel movimento di rotazione dell’anca che a lungo andare portano ad un deficit vascolare e conseguente artrosizzazione dell’anca.

articolazione_coxo_femorale_o_di_anca

Riattivando questi muscoli nella maniera corretta, si ripristina l’irrorazione sanguigna, si liberano tessuti imprigionati, l’anca torna a posto e il dolore scompare.

Un altra causa di dolore anche molto intenso che arriva a bloccare l’articolazione è quello dovuto ai trigger point che si formano sul muscolo sartorio o sulla fascia lata.

I trigger point possono arrivare a rendere impossibile il movimento, rendere difficile una corretta diagnosi e talvolta anche portare il paziente ad un intervento chirurgico, senza che ce ne sia l’effettiva necessità.

Se avete dolore o sentite che l’anca è proprio bloccata, leggete l’articolo I trigger point

Muscoli che intervengono nel movimento dell’anca

Tensore della fascia lata

Questo muscolo è posto sul lato esterno della coscia. Insieme al grosso tendine centrale (banda ileotibiale) aiuta il ginocchio e l’anca a piegarsi,solleva la coscia in avanti, lateralmente e in dentro. Stabilizza la pelvi e ginocchia durante la corsa o la camminata.

Sartorio

Il sartorio si attacca all’osso iliaco, discende attraversando l’interno della coscia e si attacca alla tibia sul lato interno del ginocchio. Il sartorio concorre al sollevamento in avanti della gamba e alla rotazione esterna del ginocchio

Quadricipite femorale

Copre la parte frontale, esterna e interna della coscia e si aggancia alla rotula tramite un tendine comune. La parte più anteriore del quadricipite, il retto femorale è preposta alla flessione dell’anca, nella parte superiore e nella parte inferiore al raddrizzamento del ginocchio.

Vasto laterale

Copre l’intero lato esterno della coscia

Pettineo

Si trova subito sotto la piega dell’inguine, in una depressione sulla coscia interna, si attacca al lato inferiore dell’osso pubico e al retto del femore. Consente il movimento della coscia in dentro, in fuori e in avanti.

Adduttore lungo e breve, grande adduttore

Tutti situati nella parte interna della coscia, se induriti o doloranti, sono responsabili di dolori, all’anca, all’osso pubico,e addirittura pelvico.

Muscoli ischiocrurali

Sono posti nella parte posteriore della coscia e sono quelli che maggiormente risentono della posizione seduta, mantenuta troppo a lungo. Se gli ischiocrurali si accorciano, il piegamento dell’anca diventa difficoltoso e viene compensato dall’ utilizzo dei muscoli gluteali che si allungano per consentire il movimento.

Questi sono i principali muscoli che concorrono al movimento dell’articolazione dell’anca. Imparando ad usarli al meglio, rilassandoli, massaggiandoli, mantenendoli in forma, possiamo aiutare l’articolazione dell’anca a recuperare la sua piena funzionalità.

Il trattamento inizia con l’individuazione dei punti dolenti (trigger point) che sicuramente sono dislocati in parte nei glutei, e lungo la coscia.

I TRIGGER POINT

 

Esercizi per l’articolazione dell’anca

Il sistema migliore per sbloccare velocemente l’articolazione dell’anca è lavorare contemporaneamente su gambe e bacino, cercando di coinvolgere la muscolatura dei glutei che intervengono attivamente in qualunque movimento se questo è eseguito correttamente.

Una raccomandazione, lavorate lentamente e con consapevolezza, non è forzando le posizioni che si ottengono risultati. Qualunque movimento facciate deve essere piacevole, solo così riuscirete ad apprezzarne i benefici.

ESERCIZIO 1

1- Cominciate con un preliminare che serve a distendere i muscoli e nello stesso tempo li riscalda, rendendo più semplice il lavoro successivo.

Mettetevi di fronte ad un tavolo, o se troppo alto una sedia. Piedi uniti, gambe tese e braccia sui fianchi.

Testa e busto proiettati verso l’alto, state dritti, ma senza itensione eccessiva.

Sollevate la gamba destra davanti a voi e poggiate il piede destro sul tavolo o la sedia davanti a voi, avendo cura di far poggiare tutta la pianta del piede. State nella posizione per un po’, lasciando scendere il coccige della verso il basso. Concentratevi sull’articolazione dell’anca, sul gluteo sinistro che deve essere leggermente in tensione e sul gluteo destro che invece dovrebbe rimandarvi una lieve sensazione di stiramento. Se nella posizione riuscite anche a tenere la parte alta del corpo dritta, ma distesa, avrete fatto del bene anche alla vostra schiena e alla vostra postura. Ripetete dall’altro lato

 

Sollevate la gamba destra piegata

e mettete una mano sul ginocchio, con l’altra mano potete reggervi alla spalliera di una sedia. Tirate delicatamente il ginocchio vero il petto, più su possibile aiutandovi con la mano. Il movimento deve essere molto lento, contate fino a 10. Più lentamente viene eseguito, più ci sono possibilità che l’articolazione si lubrifichi e quindi diventi più flessibile.

Lo stesso esercizio va eseguito anche lateralmente. Quindi sollevare la gamba piegata di lato, tenendola con la mano al ginocchio e tirare verso il fianco molto lentamente.

Questi ultimi due esercizi si potrebbero anche fare sdraiati sul pavimento, ma la leggera tensione che si crea nei muscoli del bacino stando in piedi rende il tutto più efficace.

Dopo aver eseguito questi esercizi, potete sistemarvi nella posizione yoga del loto. Seduti al pavimento, unite i piedi, pianta contro pianta e piano piano mettendo in leggera tensione i muscoli dei glutei, cercate di portare le ginocchia verso il pavimento. Non è importante portare subito le ginocchia a terra, piuttosto concentratevi sull’articolazione delle anche che in questa posizione viene sollecitata. Ripetendo quest’asana ogni giorno, vedrete ben presto miglioramenti notevoli, non soltanto nella mobilità articolare.

La posizione del loto   

      I trigger point

trigger point

 

Esercizi per allineare il bacino

Allineamento del bacino

ileo ischio e pube

Il sistema posturale e l’allineamento del bacino

allineamento del bacino

 

 

 

 

 

 

 

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