giovedì, Aprile 18, 2024
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Il sistema miofasciale – La fascia…una tela biologica che preserva la nostra salute

Il sistema miofasciale nell’ultimo decennio ha catturato l’attenzione non soltanto di osteopati e terapisti del movimento, ma anche di medici specializzati in ogni campo che hanno scoperto quanto il suo stato possa influenzare la salute di organi, vasi sanguigni, nervi, ossa, muscoli e sistema nervoso.

Cos’è la fascia

E’ una sorta di tela biologica, costituita da tessuto connettivo fibroso, da fibre di collagene, di elastina e fibre reticolari. E’ ricca di recettori nervosi che passano le informazioni dalle zone periferiche, dai muscoli e dagli organi anch’essi rivestiti dalla fascia, verso il sistema nervoso centrale.   E’ posta sotto lo strato adiposo del derma avvolge il corpo dalla testa ai piedi come una tuta elastica e permea ogni struttura corporea, ogni muscolo, ogni organo espandendosi tridimensionalmente. Svolge al contempo una funzione di separazione e di collegamento tra organi, tessuti, muscoli e ossa comunicando attraverso i recettori disseminati lungo il percorso con il sistema nervoso centrale.

Una fascia ben idratata ed elastica permette movimenti agili e liberi, proteggendo le ossa e i muscoli da lesioni e da usura, una fascia disidratata e tesa, rende il corpo instabile, soggetto a dolori e infiammazioni.

E’ interessante notare come i tessuti fasciali nei giovani abbiano una struttura reticolare regolare, nelle persone anziane o in cattive condizioni fisiche le fibre si dispongano in maniera disordinata e casuale. Questo avviene perchè a causa della diminuzione di collagene dovuta all’età hanno perso viscosità e non scivolano l’una sull’altra, creando aderenze tissutali o infeltrimenti cosa che si ripercuote sull’organismo in generale, causando dolore, peggiorando la mobilità e il funzionamento di tutti gli organi.

La manipolazione manuale profonda della fascia, permette di restituire alle fibre la loro struttura regolare e la giusta viscosità, ripristinando la situazione ottimale necessaria a mantenere in buono stato la circolazione sanguigna, la sintesi di collagene ed elastina e permettere ai recettori nervosi disseminati nella fascia superficiale di agevolare la connessione “organi-cervello” ed eliminare dolori e contratture.

    • Funzioni della fascia

    • Sostegno, stabilità e supporto
    • Grazie alla fascia le articolazioni e gli organi mantengono stabilità e un corretto funzionamento fisiologico
      Protezione
      Protegge le strutture anatomiche da tensioni, stress, aggressioni esterne, contrazioni violente, impedendo danni a organi, muscoli e ossa. Tranne che per alcune patologie, la fascia non raggiungerà mai uno stato di totale rigidità.
      Ammortizzatore
    • Grazie al potere visco elastico indotto dalla struttura a rete dei proteoglicani che sollecitati si trasformano in una sostanza visco elastica, la fascia consente di ammortizzare urti e compressioni. Proteoglicani e acido ialuronico avvolgono e infiltrano le fibre di collagene e di elastina generando un potere viscoelastico indispensabile a una funzione tissutale normale.
    • Emodinamica
    • La circolazione di ritorno che porta il sangue dalla periferia al cuore avviene tramite sistema linfatico e venoso che non ha una pompa potente come quella del sistema arterioso e le valvole sono insufficienti a svolgere tale compito. La fascia agevola il trasporto del sangue e della linfa verso il cuore attraverso un movimento di pompa erogante ininterrotto di 8-12 intervalli al minuto.
    • Difesa e supporto al sistema immunitario
    • E’ la prima barriera di difesa contro gli organismi patogeni e le infezioni.

Cosa può alterare il sistema miofasciale

  • Il sovraccarico muscolare, traumi diretti o microtraumi ripetitivi, quindi una cattiva postura che non consente di distribuire in modo uniforme il peso del corpo, infiammazioni, sono le principali cause dell'”infeltrimento” delle fibre costituenti la fascia con la conseguente formazione all’interno del tessuto muscolare di trigger point, responsabili del dolore e disagio spesso attribuito ad altre cause. Molti dolori e disturbi alla schiena, agli arti, al collo, così come molti squilibri posturali possono essere risolti in tempi brevissimi intervenendo sulla fascia e lavorando attivamente i punti trigger.

Come mantenere la fascia in una condizione ottimale

  • Curare la postura facendo attenzione a mantenere una posizione di neutralità del bacino e camminare o stare seduti in modo consapevole. Una postura troppo rilassata o eccessivamente rigida spesso provoca  tensione fasciale.
  • Stretching e yoga consapevoli dirigendo il respiro nelle zone che si percepiscono dolenti o contratte, sono il modo migliore per prevenire infeltrimenti del tessuto miofasciale, purchè si lavori sul corpo ponendosi in una condizione di ascolto delle reazioni muscolari e nervose.

Nessuna meraviglia se dopo aver allungato e disteso le dita dei piedi, il dolore al collo scompare!

Ricordate attraverso la fascia tutto il corpo è CONNESSO

 

Potete fare una piccola verifica, attraverso un semplice esercizio che prevede la distensione dei piedi che provocherà una diminuzione della tensione nei muscoli del collo.

  • Assumete una posizione eretta, i piedi leggermente separati alla larghezza delle anche. Il bacino in posizione neutra le ginocchi dritte, ma non rigide.
  • Ruotate lentamente il capo a destra e sinistra e prendete mentalmente nota di quanto riuscite a ruotare e se avvertite qualche fastidio o impedimento.
  • Ora poggiate l’avampiede destro su una pallina da tennis, mantenendo il tallone per terra. Esercitate una pressione sulla pallina per 5 secondi e poi rilassate per 5 secondi. (ripetete 10 volte)

  • Spostate la pallina verso il centro del piede, poi di nuovo verso l’avampiede per 10 volte

  • Ora spostate la pallina sul tallone e portatela verso il centro del piede e di nuovo verso il tallone per 10 volte

  • Lentamente fate rotolare la pallina in tutta la pianta del piede, massaggiando con accuratezza per 20 secondi
  • Poggiate il piede a terra e provate a ruotare di nuovo il capo a destra e a sinistra

Vi accorgerete che il collo è più libero dal lato del piede che è stato massaggiato. Potete ora procedere con il piede sinistro.

 

      • Una qualsiasi restrizione miofasciale comporta un’alterazione funzionale in qualunque parte del corpo, per cui è necessario mantenere la fascia nelle migliori condizioni possibili.

 

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