giovedì, Aprile 25, 2024
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Uscire dalla trappola mentale e ricominciare a vivere

Un post insolito questo in risposta a tutti coloro che ci contattano per chiedere aiuto in preda all’ansia e alla depressione dovuti al momento strano e drammatico che TUTTI stiamo vivendo, intrappolati non soltanto fisicamente, ma anche nelle barriere e nei limiti che le nostre stesse sensazioni ci impongono. Ammettiamolo, la nostra vita non è più la stessa e forse non lo sarà più perchè non è il mondo lì fuori ad essere cambiato, siamo proprio noi che non siamo più quelli di prima.

La consapevolezza estrema della malattia dietro l’angolo, il terrore per i nostri cari, la disperazione di chi si ritrova a dover lottare per la sopravvivenza, hanno offuscato il nostro sguardo e il mondo è diventato grigio.

Ce lo ricorda la mascherina ogni volta che ci apprestiamo a uscire per andare al lavoro o anche solo a prendere un po’ d’aria, quell’aria che non possiamo più respirare a pieni polmoni neanche se siamo in riva al mare. Tutto quello che di bello la vita potesse offrirci sembra scomparso nel nulla, è sparito tutto un anno fa, portando via i sorrisi e la gioia di chi ci ha lasciato, ma anche di chi è rimasto condannato a mesi di attesa in un limbo di falsa sicurezza ad aspettare che tutto passi o che tutto muoia.

Sapete perchè ci sentiamo così?

Siamo vittime di un’attesa senza fine e questo ci distrugge, perchè l’attesa è sopportabile solo quando si sa che il momento brutto finirà e che tutto passerà, lasciandoci più forti di prima. L’attesa senza un traguardo da raggiungere è rassegnazione e la rassegnazione ci condanna ad un presente grigio e oscuro.

Per il nostro bene, ma anche per quello di chi ci circonda, dobbiamo reagire!
Il modo di reagire è differente in ognuno di noi ed è direttamente collegato al carattere di ognuno di noi.

Questi sono i comportamenti adottati da molti che riflettono il modo di vivere anche in condizioni di assoluta normalità:

    • Negare l’esistenza del problema, ridicolizzando chi cerca di proteggersi
    • Enfatizzare il problema, trasformandolo in ossessione
    • Scatenarsi sui social, prima alla ricerca di risposte e successivamente attaccando chi trae conclusioni differenti dalle proprie, perdendo di vista la realtà e accumulando rabbia e frustrazione
    • Rinchiudersi tra quattro mura sfuggendo qualunque tipo di contatto, restare incollati alla tv alla ricerca di rassicurazioni che spesso non arrivano…
    • Diventare rigorosamente ligi alle regole, anche le più assurde e pretendere lo stesso rigore dagli altri

Sono alcuni dei comportamenti che ciascuno di noi mette in atto come reazione ad un evento più grande della nostra capacità di sopportazione. Ognuno cerca dentro di sè l’ipotetica ancora di salvezza attraverso i suoi comportamenti giusti o sbagliati che siano. Siamo piccoli piccoli di fronte a tutto quello che ci accade intorno e ci sentiamo indifesi, stanchi e frustrati, perchè ci sembra di aver perso ogni minima capacità di controllo delle nostre vite.

Per questo la paura emerge in tutta la sua forza, la paura della malattia, la paura del futuro e dello stesso presente, la paura di non farcela a tollerare le città fantasma, dove sembra che le uniche cose concesse siano l’acquisto di generi alimentari e di farmaci.
La mancanza di esercizio fisico, la scarsa voglia di prendersi cura di sè, la dipendenza dalle notizie date in tv e la conta dei morti non fanno altro che incentivare uno stato d’animo già di per sé intollerabile.

Sembra di a aver perso la capacità di riflettere e di analizzare le situazioni per quello che sono, arrendendosi ad una sorta di trance volontaria che ci porta a cercare in maniera ossessiva notizie spesso contraddittorie che ci lasciano sempre più confusi e impotenti.

Per proteggerci da un problema, ne stiamo generando altri ben più gravi alla nostra mente e al nostro corpo.

Siamo il nostro modo di pensare, siamo i nostri pensieri e in questo momento il nostro cervello è bombardato da messaggi che ci dicono di essere destinati ad ammalarci e a morire. Questo è il problema che andrebbe risolto per non cedere alla disperazione e cercare di riprendere in mano la propria vita, ritornando a sorridere al presente e al futuro.
Questo si può ottenere solo con la consapevolezza che non esiste un modo per vivere per sempre, ognuno ha il proprio destino, ce lo ha nel DNA, così come nella sua bolla energetica, quello che noi possiamo cambiare è soltanto il nostro modo di vivere il presente.
Non possiamo sapere se tra un minuto un meteorite distruggerà la terra, ma abbiamo la certezza di essere qui, in questo istante e in questo istante è legittimo pretendere di star bene, essere sereni a dispetto di tutto quello che avviene intorno a noi e che non possiamo controllare.

Per chi si sente in trappola, senza forza di reagire e trovare una soluzione, per tutti coloro che sono stremati e sentono di essere a un passo dal crollo nervoso, per chi vede tutto grigio e non sa come emergere dalla depressione, ricordate che la forza della vita non è nella politica, nelle trasmissioni televisive, sui social…lì di vita ce n’è ben poca! La forza della vita è dentro ognuno di noi e se riusciamo a farla crescere sarà tanto potente da abbracciare il mondo intero e niente e nessuno la potrà distruggere!

Come possiamo recuperare quella parte di noi che sembra essersi dissolta? Quella parte che aveva voglia di guardare il cielo e sorridere senza motivo e di provare gioia, entusiasmo per i piccoli grandi miracoli di ogni giorno? Come possiamo evitare che un altro anno trascorra inutilmente aggrappati alla speranza che tutto possa cambiare, mentre nel frattempo distruggiamo il nostro corpo e la nostra mente?

Non è più vita se perdiamo la gioia di vivere e la voglia di combattere, di affrontare le difficoltà, di socializzare e sorridere al vicino anche sotto una mascherina. Ci stanno inculcando la convinzione che “l’altro” è nostro nemico, un potenziale untore e non neghiamo più soltanto un abbraccio, ma anche una parola o un sorriso.

Quella distanza fisica che ci hanno giustamente imposto si è trasformata in distanza sociale e questo è nocivo per tutti. 

Per recuperare quella parte di noi che sembra essere scomparsa, non abbiamo bisogno di correre per strada a sbaciucchiare tutti quelli che ci stanno intorno, non avrebbe alcun senso

Abbiamo tanti mezzi a nostra disposizione, specialmente se partiamo dal corpo che ha bisogno del movimento per riprendere a vibrare di energia che poi si trasmetterà alla mente pacificandola e ripulendola dai pensieri negativi. Sembra tanto difficile se non si riesce a trovare la spinta per cominciare, ma basta una piccola scintilla per riaccendere la sensazione di essere VIVI ed eliminare la paura che danneggia il meridiano del rene, distruggendo il QI, l’energia vitale.

Vi prometto che questa volta non proporrò esercizi impegnativi, ma qualcosa di molto diverso che vi consentirà di cominciare un percorso e vi porterà verso un nuovo inizio senza che neanche ve ne accorgiate.

Come ritrovare quella parte di te che credevi perduta 

  • Comincia a pensare che non c’è nulla che tu possa fare per cambiare il mondo che ti circonda. Se gli altri hanno un loro pensiero che non condividi, lascia perdere, non arrabbiarti, non hai alcun potere sugli altri, così come loro non hanno potere su di te. Vivi e lascia vivere, ne guadagnerai in salute e in bellezza.
  • Instaura una nuova routine che preveda attività fisica, lavoro o studio, riposo e meditazione, ma anche un pizzico di divertimento. Dedica a te stesso almeno un’ora al giorno per fare qualcosa che ti piaccia davvero.
  • Tieni un diario dove annotare quello che fai e le sensazioni che ti dà. Scoprirai molte cose interessanti. Potresti scoprire che stare incollato a guardare la tv non ti dà altro che una sensazione di noia e che forse sarebbe più bello starsene a leggere un libro appassionante o semplicemente seduto in un angolino a meditare.
  • Al risveglio non lanciarti a capofitto sui social, guarda il cielo dalla finestra e bevi un bel bicchiere di acqua tiepida con del succo di limone per sentirti subito sveglio e attivo, sollecitare il metabolismo e metterti in moto.
  • Coccolati un po’ anche se hai poco tempo, una bella doccia con un bagnoschiuma profumatissimo, strofinandosi vigorosamente il corpo con un asciugamani o una muffola ti riconcilia con il mondo intero, se a questo aggiungi il pensiero di far scivolare l’acqua sul corpo insieme a tutti i pensieri negativi, uscirai dalla doccia purificato.
  • Una bella colazione energetica è l’ideale per affrontare la giornata
  • Se devi correre al lavoro, fallo letteralmente correndo, a costo di alzarti un’ora prima. Puoi percorrere circa 2 chilometri in 15 minuti senza affanno, fai un po’ di conti e vedi se puoi permettertelo.
  • Cerca di comprendere quale sia la causa delle sensazioni negative che ti tormentano: problemi economici? malessere indefinito? timore per il futuro? noia? Se in tutto questo riconosci la paura vedrai che guardando razionalmente dentro di te, riuscirai a farla scomparire.
  • Resta sempre concentrato sul tuo corpo e lascia andare i pensieri, scopri cosa ti fa star male.

I tre passi da compiere sono:

  • Riattivazione energetica
  • Riequilibrio dei chakra
  • Respirazione

Riattivazione energetica

Possiamo riattivare la nostra energia in due modi. Effettuando la meditazione sui chakra oppure con il movimento.

Meditazione sui chakra:

Quando la nostra attenzione è focalizzata sull’amore, sulla bellezza, sull’armonia, la rotazione dei chakra viene armonizzata da una risonanza che purifica l’aura e la espande.

Soffermiamoci a guardare con gli occhi della mente l’energia dei chakra, la nostra energia.

Il movimento ritmico del ballo non impostato, cercando di mettere in moto ogni singolo muscolo del corpo, produce energia, attiva le endorfine che danno una meravigliosa sensazione di benessere. Prova a mettere una musica che ti piace e muoviti, senza pensare, scuoti le braccia, tira calci con le gambe, passa da movimenti più scattanti a movimenti più fluidi e dolci, piegati sulle ginocchia, muovi il bacino, fai ruotare le braccia, gira la testa a destra, a sinistra, saltella un po’ se ti va senza dimenticare una cosa importante…sorridere. I muscoli del sorriso attivano una serie di recettori che ti daranno un motivo per sorridere davvero! Divertiti così per un quarto d’ora e ti ritroverai con gli occhi brillanti e sentirai affiorare un po’ di allegria e ottimismo.

Visualizzazione dei chakra 

Possiamo abituarci a visualizzare i nostri chakra ogni giorno e riequilibrarli

  • Sdraiati su un tappetino in un luogo tranquillo e chiudi gli occhi
  • Strofina velocemente, ma senza forzare le mani una contro l’altra per circa trenta secondi.
  • Metti i palmi delle mani a distanza di un centimetro una dall’altra e piano piano allontanale fino a circa 20 centimetri, poi riavvicinale. Ripeti più volte e comincia la tua visualizzazione dei chakra per autovalutarti
  • Metti le mani sull’ hara, qualche centimetro sotto l’ombelico.
  • Visualizza il primo chakra, posto alla base della colonna vertebrale, cerca di scoprire il suo colore che in condizioni ottimali splende di un rosso brillante. Di che colore riesci a percepirlo?
  • Visualizza il secondo chakra e via via fino al settimo posto alla sommità del capo.
  • Soffermati per qualche istante su ciascuno di essi, concentrati sul colore che percepisci e cerca di modificarlo, rendendolo vivo e brillante.
  • Visualizza la rotazione dei chakra. in perfetta sintonia ed equilibrio.
  • Respiriamo tranquillamente

Focalizziamo l’attenzione su queste sette principali stazioni di generazione che si espandono portando la nostra energia verso l’esterno per donare e ricevere.

Riequilibrio dei chakra

Per riequilibrare i chakra inizieremo da una pratica di apertura dei canali energetici delle mani. Questa servirà a preparare il corpo a sentire meglio le successive posizioni e a generare quel senso di benessere che invoglia a proseguire. Ogni esercizio va svolto con grande cura, prestando attenzione al respiro che è parte integrante di essi. Non portatevi mai fino alla soglia del dolore. La sensazione da provare durante la pratica deve essere di piacevole distensione e allungamento. Se una posizione provoca disagio o fastidio smettete subito e riprovate un altro giorno. continua a leggere

La respirazione

Preparazione alla respirazione

  • Siedi comodamente per terra con le gambe incrociate o nella posizione del loto
  • Assicurati che gli ischi (le ossa del bacino appuntite che poggiano a terra) siano allineati.
  • Premendo gli ischi sul pavimento comincia ad estendere la schiena verso l’alto, allungandoti il più possibile e solleva la testa come se avessi una cordicella in cima che ti tira verso l’alto
  • Ritrai leggermente il mento, allungando il collo verso l’alto
  • Abbassa le spalle allontanandole dal collo, sentile morbide morbide, sollevale un attimo e lasciale ricadere
  • Tieni le braccia rilassate, con le mai sulle gambe oppure nella posizione di preghiera
  • Chiudi gli occhi

Respirazione nella posizione seduta

  • Inspira dal naso tranquillamente, sentendo l’aria fresca che dal naso passa verso la gola, la laringe, i bronchi, i polmoni, fino in fondo allo stomaco e all’intestino.
  • Lascia che la pancia si gonfi nell’inspirazione e si rientri nell’espirazione
  • Conta i secondi dell’inspirazione e cerca di effettuare un espirazione della stessa durata.
  • Il respiro deve essere tranquillo, concentrati sul momento presente e non forzare
  • Concentrati solo sul respiro, se si affaccia un pensiero, osservalo e lascialo andare
  • Vai avanti fino a quando non cominci a sentire una gradevole sensazione di rilassamento e ti sembra che i pensieri non si accalchino più nella tua mente

Respirazione nella posizione distesa

  • Inspira dal naso tranquillamente, sentendo l’aria fresca che dal naso passa verso la gola, la laringe, i bronchi, i polmoni, fino in fondo allo stomaco e all’intestino.
  • Lascia che la pancia si gonfi nell’inspirazione e si rientri nell’espirazione
  • Conta i secondi dell’inspirazione e cerca di effettuare un espirazione della stessa durata.
  • Il respiro deve essere tranquillo, concentrati sul momento presente e non forzare
  • Concentrati solo sul respiro, se si affaccia un pensiero, osservalo e lascialo andare
  • Vai avanti fino a quando non cominci a sentire una gradevole sensazione di rilassamento e ti sembra che i pensieri non si accalchino più nella tua mente

 

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