Vasistha in sanscrito significa “il migliore”.
Quest’asana mette alla prova la capacità di restare calmi e concentrati anche in una posizione non facile da mantenere.
E’ una posizione che si sviluppa in moltissime varianti estremamente impegnative che impegnano tutto il corpo, lo sguardo e il respiro.
Proprio la direzione dello sguardo diventa fondamentale per mantenere l’equilibrio e acquisire sicurezza.
Benefici
- Vasisthasana se eseguita correttamente apre i fianchi e i muscoli posteriori delle cosce, allunga la colonna vertebrale, attiva i bandha, tonificando fortemente tutta la fascia addominale.
- Apre tutti i canali energetici, ripristinando il libero fluire del QI, apre le scapole e rafforza l’articolazione scapolo omerale.
- Libera il collo e tonifica indirettamente il platisma rassodando viso e collo. Rinforza la muscolatura delle braccia, prevenendo il rilassamento della fascia interna. Ha un effetto riequilibrante su tutto il corpo.
Come si esegue
- Partire in Adho Mukha Svanasana
- Camminare spostando i piedi indietro fino ad estendersi completamente nella posa della panca, Palmi piatti, corpo esteso, gambe tese
- Spostare il peso del corpo sul braccio destro, premendo fortemente con la mano destra al pavimento.
- Ruotare tutto il corpo a destra, e cercare l’equilibrio sul bordo esterno del piede destro.
- Mettere il piede sinistro sopra il piede destro e tenere le gambe dritte.
- Allungare il braccio sinistro verso il cielo, guardando attraverso la punta delle dita mentre sollevi i fianchi e attiva i tricipiti di entrambe le braccia. Sentire i muscoli attraverso le scapole.
- Portare il corpo in linea retta. Dirigere lo sguardo verso il pollice in alto. Premere verso il basso attraverso il dito indice inferiore.
- Mantenere la posizione per 30 secondi
- Espirare tornando lentamente nella posizione della panca, quindi in Adho Mukha Svanasana.
- Ripetere dal lato opposto e poi riposare in Balasana
Per mantenere la posizione è necessario attivare fortemente la fascia addominale (core), per alleggerire il peso sul braccio. La colonna vertebrale in questo modo è correttamente sostenuta